lunedì 13 aprile 2009

Scuola di fumetto


Ciao, mentre sul sito di Fernandel è già acquistabile il Libro Secondo, oggi vi segnaliamo questa recensione del Libro Primo che appare sulla rivista Scuola di Fumetto in edicola questo mese. Ringraziamo e speriamo che la serie continui a far venire l'acquolina in bocca agli affamati recensori della rivista!
Michele

Scuola di fumetto

n. 66 - aprile 2009

La sempre crescente qualità delle serie televisive sta diventando l'e­quivalente di quella cinematografi­ca degli anni Settanta e Ottanta. Se prima per dire che un fumetto era bello si aggiungeva l'aggettivo "cinematografico", adesso si dice che riflette la scrittura dei serial televisivi (stagione, story-arc, ecc.), ben attenti a non usare il termine denigratorio fiction, che invece si riferisce ai prodotti nostra­ni, spesso di dubbia e incostante qualità. La modalità editoriale di FactorY strizza l'occhio a serial come Lost, come in molti hanno già fatto notare, ma anche a molti film, romanzi e fumetti di genere che iniziano con i protagonisti messi in una situazione in cui non sanno come ci sono capitati, con la solita serie di mostri e orrori che aumentano ad ogni sfogliar di pagine. Rispet­to a vari scritto­ri che si sono improvvisati sceneggiatori, Morozzi rie­sce a rendere a fumetti il suo stile ironico e accat­tivante che lo ha giustamente lan­ciato nel mondo letterario; libro dopo libro, Michele Petrucci si dimostra uno degli autori italiani da cui è lecito aspettarsi sempre qualcosa di più. Questo primo libro (a stagione?) di FactorY pro­pone molta carne narrativa sul fuoco cucinata da chef esperti da cui ci aspettiamo il massimo; i pros­simi libri ci diranno se alla fine avremo la ricca grigliata che ci aspettiamo, oppure un hamburger geneticamente modificato dal sapore insipido.

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