lunedì 24 novembre 2008

Per rassicurarvi tutti



Per rassicurarvi tutti, giuro qui solennemente che la risoluzione di FactorY non rientra nelle seguenti tre casistiche:
1) non è un reality show (l'ho già fatto in un romanzo, del resto)
2) non è un sogno o una realtà virtuale o qualcosa del genere
3) i personaggi non sono morti e in qualche aldilà.
Tolte queste tre casistiche e senza svelare niente, tutte le altre ipotesi restano valide.
Tanto la verità la sappiamo solo io e Michele.
Moroz

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15 commenti:

latteaigomiti ha detto...

Io non mi sento rassicurata, io mi sento come una che ha rifatto lo stesso sbaglio. Non mi è bastata una volta, eh no troppo facile imparare velocemente. Io lo so che ormai farò un errore dietro l’altro, lo so che poi non ce la faccio anche se ieri pomeriggio sopra la mia testa è apparso un: non sono scherzi da fare, va mica bene finire con continua tra quattro mesi. Pensavo che ogni numero fosse una storia a se stante, non so da dove mi sia venuta ‘sta idea, ma ne ero convinta. Solo che adesso non resisto ad aspettare che arriviate all’ultima puntata per leggere tutto di fila, lo so che a marzo sarò già lì a stressare quel sant'uomo che mi rifornisce di carta da leggere. Io lo so che poi ri-inizio da capo, lo so, mi conosco, finirà come con Il mondo trema che la prima puntata stavo ormai per mandarla a memoria e anche lì quando (quando?) potrò ripartirò dalla prima pagina.
Va beh, ora che mi sono sfogata vi faccio i complimenti e vado a cercare un po’ di pazienza.

michele petrucci ha detto...

Ciao Michela…
che dire, da un lato son contento perché vuol dire che siamo riusciti a coinvolgerti. Dall'altro mi spiace per l'attesa ma i nostri ritmi son questi. Solo con il terzo volume (che dovrebbe uscire a settembre) si concluderà la prima stagione e ci saranno risposte.
Intanto non ti rimane che il nostro blog per avere qualche notizia in più…
Michele

latteaigomiti ha detto...

Ciao Michele,
non dispiacerti che poi mi dispiaccio anche io che tu ti dispiaci e non se ne viene fuori. Rileggendo quello che ho scritto (cosa che sarebbe da fare prima di inviare un commento e non dopo) più che una descrizione di quello che mi è successo + dei complimenti, sembrano delle critiche. Ma non è così: Giurin giuretto e croce sul cuore. E poi oggi in laboratorio mentre facevo lavori d’alto concetto (sbrinare due congelatori e rifare la lista del reagentario) ho trovato delle aliquote di pazienza non ancora scadute. Fino a marzo dovrei arrivarci tranquilla se ne modero il consumo e poi ci penserò.

Anonimo ha detto...

Comprato ieri, finito stanotte.
Ma non reggo la birra e l'ho dovuto rileggere.
Quindi, l'ho comprato e l'ho gia' letto due volte.
Buonino buonino aspetto.

Morozzi, ho letto qualsiasi cosa che la tua mente abbia partorito. Un grazie te lo meriti.
Petrucci, sublime. Punto.

Speculando, rassicuratemi che non e' CUBE3 o SAW5 o HOSTEL6.
Vi prego.

Anonimo ha detto...

Michele. L'ho letto. Mi sembra che come inizio non c'è male: voglio dire, è in grado di non deludere chi legge il Moroz. A te, complimenti per la grafica.
Ps: Ci sarai domani alla presentazione de L'era del Moroz a Bologna?
C.B.

michele petrucci ha detto...

Gasta, ti assicuro ufficialmente che non sarà Cube, Hostel o Saw. Moroz, assicura anche tu, dai!
C.B., purtroppo domani non ci sarò. Però io e Gianluca saremo a Bologna presto per una presentazione di FactorY.
Cmq grazie ad entrambi per i complimenti. :)
Michele

E cosa ne pensate del prologo che si conclude oggi? Esperimento da ripetere?

Anonimo ha detto...

E che romanzo! Letto d'un fiato e adorato!


E complimenti anche per questo primo volume di FactorY!

michele petrucci ha detto...

Grazie Andrea… ancora non ho preso i due Madadh ma recupererò presto…
michele

Gianluca Morozzi ha detto...

Il mio amico Pierluigi Porazzi di Udine mi ha scritto via mail "Ho capito, sono tutti morti e riportati in vita in qualche modo".
Ebbene: no.
Hostel 6, mi ha fatto cagare già Hostel 1. The cube mi era anche piaciuto (il primo) ma spiegazioni non ne dava e noi ne daremo. Saw, il primo era talmente bello quanto erano brutti gli altri, per cui non ci pensiamo nemmeno a stargli dietro.
Tranquilli, io e Michele abbiamo delle menti talmente contorte e quadridimensionali che non riusciamo a essere banali neppure impegnandoci.
ps. Michela, Il mondo trema, te lo giuro, un giorno finirà. E' che sono rimasto orfano pure io del Fernandel cartaceo...
Moroz

latteaigomiti ha detto...

Non ho una mente quadridimensionale e neppure a 3D ma piatta come una sogliola passata sotto un ferro da stiro, però, così per giocare.
Sono personaggi nati dalla fantasia di un autore (così do un mezzo senso anche alla Y rossa). Sono rimasti intrappolati nella mente di un autore che, dopo aver dato loro vita, li ha dimenticati. Non è detto che sia avvenuto con cattiveria, magari la loro storia era arrivata a un punto morto, magari era nato un nuovo personaggio più interesse o più facilmente gestibile. Comunque la cosa fondamentale non è questa, la cosa importante è che loro avevano una vita, ognuno di loro aveva una vita e la stava trascorrendo, più o meno tranquillamente, ma questa vita è rimasta bloccata all’ultima riga scritta o pensata. Ora si ritrovano lì, in questa fabbrica (d’idee), e stanno pensando di coalizzarsi, almeno alcuni di loro lo stanno pensando, altri stanno meditando d’eliminare il maggior numero di persone in modo di aumentare le possibilità di venir riconsiderati. L’unico modo che hanno per sopravvivere è nutrirsi del cervello di chi ha dato loro vita, fino a che troveranno una vita d’uscita. Non si sono ancora accorti che in questo modo sono già usciti e sono finalmente nati.
Detto questo prometto solennemente che cenerò più leggero in modo da diminuire la possibilità di sognare la continuazione.
P.S. @ Gianluca Morozzi: grazie del giuramento ;-)

Gianluca Morozzi ha detto...

Questa sarebbe una gran bella idea... non è quella di FactorY, ma se non la metti sotto tutela te la rubo all'istante! :-)
moroz

michele petrucci ha detto...

Ah ah! Vero… potrebbe essere sviluppata in maniera interessante…
Michele

latteaigomiti ha detto...

;-)) Sono contenta che la mia idea vi sia piaciuta, potete farne quello che volete senza bisogno di rubare, è vostra, e poi è un po’ figlia della curiosità che avete scatenato.

(questo è abuso d'ospitalità, se poi cancellate lo capisco: ieri sera a Cult Book hanno letto un pezzetto di Despero, visto?)

Gianluca Morozzi ha detto...

Davvero? Non lo sapevo. Cos'hanno letto?

latteaigomiti ha detto...

Sì davvero. Quello che ho sentito me l’ha fatto riconoscere (nonostante le immagini che non avevano nulla a che vedere con Kabra e Sarah che conosco io) prima che arrivassero nome dell’autore e copertina del libro (quella Guanda). Speravo, rileggendolo, di riuscire a dirti il punto preciso, ma l’eperimento non ha funzionato. Contavo su un: dodici anni, che sicuramente c’era perché mi ricordo di aver pensato: erano così tanti? Non era l’ultima pagina, però.
Ci sono libri che quando li rileggo poi mi chiedo perché mi erano piaciuti tanto e altri che quando li rileggo mi vien da dire: che mi era piaciuto me lo ricordavo, che era così bello no. Despero secondo gruppo.